PROGETTI PASSATI

Albatros
un progetto di teatro di strada per l’integrazione sociale

Regia e direzione artistica Enrico Masseroli

Organizzazione Nothdurft Verein für Theater - Hall in Tirol (Austria)


Partecipanti all’inizio:
Ale Bachlechner, 20 y; Lukas Crepaz,23y; Sarah Crepaz,21y; Anna-Katharina Hundegger,17y; Raphael Hundegger,18y; Olivia Platzer,19y; Katharina Winkler, 19y.

Giovani rifugiati politici residenti in Biwak-SoS Kinderdorf:
Ibrahim Musa,16y, Gambia; Almami Danso,14y,Gambia; Joshua Ndydisi,15y,Nigeria; the second musician? Henri)

Giovani rifugiati residenti in Flüchtlingsheim Annaheim:
Murat Usoyan,16y,Armenia; Karo Mamedow,15y,Azerbaijan; Mamo Mamedow,16y, Azerbaijan; Eduard Wascan,16y,Moldova;



immagine albatros

Il progetto, svoltosi a Hall in Tirol (Austria) fu ideato nel ottobre 2004, e si svolse dal gennaio 2005 concludendosi nel mese di luglio con la rappresentazione dello spettacolo, seguito da una festa popolare.

L' idea di questo progetto nacque in seguito alla apertura del " campo profughi Anna Heim " a Hall in Tirol.
Il giovane gruppo teatrale " Nothdurft Verein für Theater/ Die DiletTanten", in considerazione delle difficoltà e dei problemi sollevati dalla nuova presenza “straniera”, sviluppò l'idea di offrire ai giovani richiedenti asilo il fare teatro come un mezzo di condivisione, per creare insieme uno spettacolo che esprimesse le proprie identità ed il proprio essere. La diversità e la ricchezza delle differenti culture sarebbero state le radici di un incontro vivo .
Tuttavia, i risultati di questa cooperazione dovevano essere aperti non solo per i partecipanti, ma offrirsi all'intera popolazione. Per questo motivo si scelse di ambientare l’opera di " Teatro di strada " nella cornice medievale del vecchio borgo della cittadina.
Dopo la preparazione, basata sul training fisico e vocale, l’apprendimento dei trampoli, e l’ascolto delle storie, delle musiche e dei canti conosciuti dai partecipanti, l’elaborazione drammaturgica è partita dal famoso poema Albatros di Baudelaire tradotto in tedesco e inglese e poi in curdo, russo, armeno, wolof ed un’altra lingua africana.

Il gruppo si andò assottigliando nel corso del lavoro preparatorio. Allo spettacolo finale parteciparono 4 “stranieri” e 5 “locali” con un esito di alta qualità artistica. Solo 30’ minuti, ma con grande intensità e ritmo.
Molto spettacolare la prima parte con danze e canti sui trampoli fino alla cattura e alla caduta degli albatros. La seconda parte molto teatrale, creata da improvvisazioni, e poi il finale col testo di Baudelaire, una lettura del Corano ed una serie di concomitanti azioni rituali.







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