PROGETTI PASSATI

On the way … seeking
In cammino cercando

Progetto teatrale di cooperazione europea

Tra Germania Austria Serbia Italia / marzo – settembre 2003





Genesi
Nel 2001, ad una conferenza a Igalo in Montenegro, Ulrike conobbe Irena regista teatrale di Belgrado. Pensò ad un progetto che portasse teatro nella città che aveva ricevuto bombe. Ne parlò anche ad Enrico, che conosceva da anni. Lui aveva appena terminato un lavoro assai interessante con un giovane gruppo austriaco e lo coinvolse nell’impresa.

Ideazione
I direttori dei gruppi, riunitisi a Grünwald in Baviera nel luglio 2002, si sentivano uniti da comuni riferimenti culturali e dal desiderio di confronto e cooperazione.

Allo stesso tempo erano evidenti le differenze: istituzionali, generazionali, di formazione artistica, negli stili e nelle forme sceniche praticate. Fu subito chiaro che una concreta collaborazione dovesse lasciare ad ogni gruppo la massima libertà d'espressione della propria identità. Cooperazione non significa omologazione: solo partendo dalle radici e dalle esperienze individuali, si può riconoscere la condivisa cultura europea ed aprire lo spazio ad uno scambio franco e creativo.
Occorreva partire da un tema comune. Il testo “Das Spiel vom Fragen” (Il gioco del chiedere) dell'austriaco Peter Handke, riconosciuto come il più importante autore drammatico contemporaneo di lingua tedesca, parve pertinente e particolarmente intrigante.

I Partecipanti


The Pirate Ship Bergamo, Italia & Nothdurft Hall in Tirol, Austria

Il gruppo austriaco Nothdurft/DieDiletTanten, nato nel 1998 e formato da giovani tra i 18 e i 21 anni, svolge una ricerca teatrale attenta alla realtà contemporanea. Per la terza volta lavorano con Enrico Masseroli, direttore dal 1987 di The Pirate Ship, ensemble dedito al teatro di strada, al teatro/danza balinese, alla pedagogia teatrale ed attivo in numerosi progetti internazionali.

On the way..seking Beograd, Serbia
Il gruppo d’artisti drammatici indipendenti di Belgrado, riunitosi intorno a questo progetto, sente la necessità di esplorare quanto l'origine culturale influenzi l’espressione creativa e la percezione dell'arte. Ospite del progetto è il REX B92 Cultural Centre.

Schauspielschule Zerboni München-Grünwald, Germania
La scuola di teatro “Schauspielschule Zerboni”, fondata nel 1947 e riconosciuta dallo Stato, è passata dal 1991 sotto la direzione di Ulrike Behrmann von Zerboni, proveniente da una prestigiosa carriera teatrale e cinematografica. La presenza di docenti stranieri offre una preparazione attenta al divenire della scena europea.



Le tre tappe

Identità e differenze.
Dall’ottobre 2002 alla prima metà d'ottobre 2003 ,ciascuno dei tre gruppi, in piena libertà di forma e di stile, ha preparato una breve performance, sviluppando gli spunti offerti dal testo di Handke e le ulteriori “domande”, ad esso collegate.

Synérghein: scambio e cooperazione.
Dal 15 ottobre al 6 novembre 2003, Tutti ad Hall in Tirol per conoscersi, condividere e sviluppare il lavoro svolto.
Dallo scambio d'esperienze, workshop e training in comune, ha preso vita una performance collettiva, con la direzione congiunta dei tre registi. Una vera sfida! per un'effettiva cooperazione, che superi confini geografici, barriere culturali e linguistiche. Il 31 ottobre trasferimento a Belgrado per le prove finali.

Spettacolo e tour.
Dal 7 al 22 novembre 2003 l'ensemble di 18 persone presenta, in un unico grande spettacolo, i risultati della ricerca dei tre team e del loro lavoro insieme.

Il Calendario :

Beograd (Serbia) 7/8/9.11 REX - Kulturni Centar B92
Hall in Tirol (Austria) 18./19.11 Wäscherei P
Bergamo
22.11 ore 20.45 Auditorium Piazza della Libertà
21/22.11 ore 9.30 repliche per le scuole
21.11 ore 11.30 incontro pubblico:
On the way seeking: un esempio di cooperazione teatrale europea


La presentazione dello Spettacolo


Prologo: il viaggio nella terra sonora
La terra della natura é sonora. Quella dell’uomo rumorosa. La terra vede ed ascolta. Il chiedere é segno di consapevolezza, bisogno di comunione. La domanda va alla risposta come il viaggiatore alla sua via.


Identità
Tre atti, liberamente ispirati a: Il gioco del chiedere di Peter Handke


Beograd Srbija

Attori
Vladislav Mihailovic Aleksandra Balmazovic Djordje Brankovic
Regia Irena Ristic Musica OneLifeMusic Video Dragan Dimèic

Il nostro lavoro abita nel sogno dell'individuo. I nostri personaggi simbolizzano differenti aspetti del sognatore: attraverso i loro incontri e conflitti, sono alla ricerca di una domanda essenziale, perduta e/o sepolta nei resti della civiltà contemporanea. Seguendo un approccio interdisciplinare (espressione verbale e non verbale, musica elettronica e video-art) cerchiamo di esplorare la dimensione universale del testo di Handke, insieme alla manifestazione simbolica dell'esperienza umana, incarnata in “on the way seeking“. (Irena Risti?)


The Pirate Ship Italia & Nothdurft/DieDiletTanten Austria

Attori
Olivia Platzer, Lukas Crepaz, Philipp Oberlohr, Sarah Crepaz, Alexandra Bachlechner, Nina Stainer, Katharina Winkler
Regia Enrico Masseroli

Nelle riunioni preparatorie del progetto era emerso un mare vorticante d'idee e d'interrogativi: chi siamo? Qual è la nostra identità, come rappresentarla? Perché e per chi?... Tutto e troppo! Avevo perciò insistito sulla necessità di scegliere un tema preciso e comune, dal quale partire per confrontarci. “Giusto - dissero allora gli altri - scegliamo un'opera teatrale”, spiazzandomi alla grande. Leggendo “Das Spiel vom Fragen” pensai: ma siamo matti! Solo un ensemble professionale di grandi attori di parola, con una lunga esperienza, potrebbe reggerlo… forse. Come affrontare “il viaggio nella terra sonora”, con un manipolo di giovanissimi, bravi ed entusiasti, ma ancora impreparati ed inesperti?

La risposta stava in altre domande: che cosa accade “prima”? Perché Handke fa apparire i suoi personaggi sul desolato plateau? Come possiamo arrivarci noi? “Li quali peregrini mi paiono di lontana parte”. La citazione di Dante, posta dall'autore in epigrafe alla sua pièce, era il segno di una breccia. L'immagine di un mondo medievale retto dalla fede, dove una meta comune accomuna i viandanti, contrasta con il procedere petulante dei suoi personaggi. Così l’evocazione dei pellegrini è un prologo remoto, perso nell'immaginario collettivo. Poi appaiono loro, ragazzi d'oggi: stupiti, curiosi, forse segnati da tragici presentimenti. Che cosa trovano nel vecchio baule dei padri e dei nonni? Un'eredità di travestimenti e canzoni sopravvissute alla loro epoca, un libro… Il richiamo sonoro li conduce da un gioco di domande – esercizio di fantasiose traduzioni gestuali - fino alla prima scena di “Das Spiel vom Fragen”: solo indicazioni di movimenti e rumori, nessun dialogo. Un divertimento ironico, che si fa serio, non appena i personaggi si appiccano agli attori. (Enrico Masseroli)

Schauspielschule Zerboni Germania Schauspielschule Zerboni

Citazioni da: Pit Holzwarth „Die Erfindung der Freiheit oder Kann denn Fliegen Sünde sein“ Oscar Wilde „Salome“ Peter Handke „Das Spiel vom Fragen“
Attori Simona Mai Diana Pelzl Arne Burchard Markus Winkler
Regia Ulrike Behrmann - v. Zerboni
Musiche Mohammad Reza Mortazavi Iran / Fairuz Libano

Sogni d’infanzia: Volare è sempre stato il mio desiderio più forte. Da piccolo guardavo il volo degli uccelli. In autunno mi immaginavo di sedere sul mio aquilone e di guardare la terra dall’alto. Jean-Pierre é la realizzazione dei miei sogni infantili. (Markus Winkler)

Immagini di Salomé: Tutti mi sorprendono, mi rivolgono i loro sguardi gioiosi, vorrebbero fare tutto per me, perfino morire. Mi annoiano. E mi apparve un fuoco fresco, una voce, che calda mi avvolse. Giovanni. Come si trasforma. Egli è la rosa d’argento tra le stoppie. È l’amore. L’amore mio. Lui non mi vuole. Lo possederò, come nient’altro al mondo. – L’ho baciato, ho realizzato tutto ció che volevo. Il mondo ha perso la sua magia. Lascerei mozzare la testa di qualcuno di cui non mi importa nulla? Ha amato davvero Salomé? Non é l’amore qualcosa d’altro? (Simona Mai)

Pensieri sul Parzival di Handke: Il giovane cavaliere Parzival sembra arrivare direttamente da un mondo selvaggio. Il suo comportamento, imperscrutabile. Pare afflitto da una pena profonda. L’attrice, il guastafeste e l’indigeno s’interessano a lui, vogliono addomesticarlo, nel mentre gli pongono delle domande. Ma lui si esprime con citazioni disarticolate. Con gli altri impara di nuovo a dare un senso alle parole ed infine a porsi egli stesso delle domande. (Arne Burchard)


Synérghein - Lavoro collettivo


Il guardatore: “Si è messo a chiedere” dalle nostre parti è un’espressione per dire
“Non é più un bambino” e “Ha smesso di chiedere” significa “ È morto”.

Che cosa succede se teatranti dall'Austria, dalla Germania, dalla Serbia e dall'Italia, si mettono insieme intorno ad un progetto ispirato dal testo di Hanke, ma destinato a passare attraverso loro stessi? L’incontro può liberare le loro energie e dare voce alle loro domande? Può il suo seme trovare nuova vita nello spettatore?



Traduzione della Lettera di Peter Handke in risposta a Ulrike

1 agosto 2003
Cara signora Behrmann v. Zerboni,
La sua lettera mi é stata molto gradita e così il disincantato reportage del suo viaggio in Yugoslavia. Naturalmente il suo progetto con le Domande sta bene - le auguro solo di non farsi deludere dalle circostanze, sia interne che esteriori. Forse in seguito vorrà darmi nuovamente un cenno.
E così la saluto
Peter Handke






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